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Malattie Croniche delle corde vocali che necessitano di trattamento chirurgico.


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Alcune malattie croniche delle corde vocali sono suscettibili di trattamento chirurgico; mi riferisco in particolare allo stato infiammatorio cronico che va sotto il nome di edema di Reinke, ai polipi ed alle neoformazioni in genere delle corde vocali, alle cisti delle corde vocali nonché in alcuni casi, ai noduli disfunzionali delle corde vocali.


È bene ricordare, prima di tutto, che il fumo e l’alcool sono dei fattori di rischio importantissimi nella genesi delle neoplasie maligne della laringe e che le alterazioni della voce sono spesso il loro primo ed unico sintomo. Ogni volta che si presenta un episodio di disfonia che perdura nel tempo, esso deve indurci a consultare uno specialista. Infatti una semplice visita con una laringoscopia permette di fare una diagnosi precoce indirizzandoci, quando è necessario, ad ulteriori approfondimenti.

 

L’edema di Reinke è il risultato di uno stimolo cronico (spesso il fumo) che determina un accumulo di liquidi (edema) nello spazio tra il muscolo vocale e la mucosa che lo ricopre. Il sintomo principale è una alterazione persistente della voce (disfonia) accompagnata, quando l’edema è cospicuo, da una difficoltà respiratoria. In altri casi la disfonia può essere il sintomo della presenza di un polipo delle corde vocali o di una formazione cistica all’interno di esse.


In alcuni casi l’abuso vocale o il cattivo uso delle voce inducono la formazione di piccoli noduli simmetrici sulla parte anteriore delle corde vocali. Generalmente questa patologia viene trattata e risolta con la terapia fono-logopedica. Essa ristabilisce un corretto rapporto tra la respirazione e l’emissione vocale e corregge gli eventuali difetti nell’uso del proprio organo fonatorio. In alcuni casi i noduli arrivano ad essere troppo grandi per essere suscettibili di una remissione con il trattamento riabilitativo e necessitano quindi dell’asportazione chirurgica.

 

Tutte queste patologie vengono trattate chirurgicamente con la microlaringoscopia in sospensione. In anestesia generale si introduce, attraverso il cavo orale un laringoscopio rigido che permette la visualizzazione diretta del piano delle corde vocali. Con l’ausilio di un microscopio operatorio e con una strumentazione microchirurgica dedicata si effettuano tutte le procedure necessarie ad eliminare la patologia senza danneggiare le corde vocali.

Questa metodologia è ugualmente seguita per fare prelievi di formazioni sospette ed ottenere una diagnosi sulla natura di esse. L’intervento è della durata di circa 15 minuti e si svolge con la modalità del day surgery.

Attualmente le diverse neoplasie maligne della laringe sono suscettibili (quando il quadro clinico lo indichi) di un trattamento conservativo. Infatti sempre con la microlaringoscopia in sospensione, ed utilizzando un Laser CO2 accoppiato al microscopio, è possibile,  in molti casi, asportare la neoplasia maligna laringea limitando le alterazioni della funzione vocale e respiratoria.

Il laser CO2 è anche utilizzato in quei pazienti che, a causa di una paralisi dei nervi ricorrenti, hanno una dispnea (difficoltà respiratoria) laringea. Con il laser è possibile effettuare un intervento chirurgico che ha la finalità di allargare lo spazio respiratorio a scapito di altre strutture laringee.


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