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Il Russamento e le Apnee del Sonno


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Il russamento è un rumore respiratorio durante il sonno dovuto alla vibrazione del palato molle. Questo può essere occasionale, come avviene dopo un abbondante pasto accompagnato da vini, oppure può essere il risultato di un cronico aumento di volume e prolasso dei tessuti del palato molle.

In alcuni casi questo problema, associato ad altri fattori come una cattiva respirazione nasale, l’obesità, od un aumento di volume del corpo linguale, può dar luogo a delle pause respiratorie durante il sonno.

Se queste pause respiratorie sono lunghe ed avvengono frequentemente durante il sonno, quest’ultimo sarà così disturbato che durante il giorno si verificheranno gravi alterazioni dell’attenzione che arrivano fino all’addormentamento improvviso. Nelle forme più lievi si avrà un risveglio mattutino difficile con una continua sensazione di stanchezza durante il giorno.

 

OSAS

Questo tipo di patologia (OSAS - Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno) determina un grave stress di tutto l’apparato cardiocircolatorio ed è risultato essere una causa dell’aumento di incidenza di malattie cardiache ischemiche del 30% nei maschi adulti, oltre ad essere una causa frequente di incidenti stradali da colpo di sonno. Nei bambini può essere causa di disturbi dell’apprendimento e dello sviluppo.

Una volta giunti ad una corretta diagnosi della sede dell’ostruzione e dopo aver programmato l’eventuale calo ponderale si può procedere a diversi tipi di trattamenti. In particolare quelli da me più frequentemente usati sono il Pillar® e l’Uvulopalatoplastica con coblator®. In qualche caso all’intervento di uvulopalatoplastica si associa la Tonsillectomia con coblator®.

 


PILLAR®.

È un dispositivo utilizzato nei casi di russamento semplice. Esso produce l’irrigidimento del palato molle e quindi la riduzione della sua capacità di vibrare durante la respirazione notturna. Questo risultato viene ottenuto inserendo sotto la mucosa del palato molle tre piccoli cilindri di materiale bio-compatibile che, nel tempo, verranno integrati nei tessuti del palato stesso conferendogli maggiore rigidità. L’intervento viene eseguito in anestesia locale senza ricovero.

 

L’UVULOPALATOPLASTICA CON COBLATOR®.

È un tipo di trattamento chirurgico che ha lo scopo di modificare la forma del palato e dell’orofaringe per aumentare i diametri orizzontali e quindi lo spazio respiratorio riducendo anche i volumi del palato molle. Questo risultato viene raggiunto utilizzando uno specifico manipolo del coblator® che somministra radiofrequenze e con il quale si ottengono i risultati sopradetti con una minima perdita di sangue e con un ridotto dolore post operatorio.

Questo intervento si esegue in anestesia generale e con una degenza di un giorno.


 

TONSILLECTOMIA CON COBLATOR®.

In alcuni pazienti le tonsille palatine sono così grandi da contribuire alla stenosi (restringimento) della parte posteriore del cavo orale e quindi al russamento e/o apnea notturna. In questi casi si pratica. con un manipolo dedicato del coblator®, la dissezione delle tonsille palatine dalla loro loggia muscolare e quindi la loro asportazione.

Il vantaggio dell’uso del coblator® risiede nella possibilità di eseguire una dissezione meno traumatizzante per i tessuti muscolari. Questo fatto si traduce in un minor dolore post operatorio.

 

RUSSAMENTO NEI BAMBINI

Anche nei bambini può essere presente una sindrome OSAS. In questo caso la problematica ostruttiva è legata all’aumento di volume (ipertrofia) delle tonsille palatine e del tessuto linfatico della parte posteriore del naso (rinofaringe) cioè le adenoidi. Associata alla sindrome apnoica notturna nei bambini è spesso presente l’otite catarrale cronica causata dal blocco della tuba di Eustachio che è il canale che mette in comunicazione naso ed orecchio.

Questi bambini presentano  una sintomatologia dove è dominante l’ostruzione nasale, sia notturna che diurna. Giova ricordare come la cattiva respirazione nasale nei bambini oltre a dar luogo a disturbi dell’apprendimento e  dell’attenzione è anche responsabile di alterazioni dello sviluppo  del massiccio facciale (palato, cavità nasali, mento ed arcate dentarie) e che l’associazione con l’otite catarrale cronica (che dà luogo ad ipoacusia cioè diminuzione dell’udito) può aumentare le difficoltà scolastiche e di socializzazione.

Il trattamento chirurgico ha lo scopo di rimuovere le cause dell’ostruzione nasale (adenotonsillectomia) e dell’ostruzione della tuba di Eustachio. Può essere anche necessaria l’aspirazione del catarro dalla cavità timpanica (attraverso una timpanocentesi) ed eventualmente il posizionamento di un dispositivo (neotuba) che permette, per un periodo limitato, la ventilazione dell’orecchio medio.


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